Trattamento della dipendenza affettiva
Che cos’è la dipendenza affettiva?
Attaccamento eccessivo, paura di perdere la persona amata che si alimenta a ogni piccolo segnale di distacco (una telefonata mancata, un tono di voce distratto o scostante), gelosia e possessività, condotte ipercontrollanti, sentimenti di solitudine e smarrimento in assenza dell’altro.
“Amare è come una droga”, scrive Paulo Coelho. La dipendenza affettiva presenta, infatti, molte affinità con la dipendenza da sostanze.
“All'inizio viene la sensazione di euforia, di totale abbandono (ebrezza). Poi il giorno dopo vuoi di più (tolleranza). Non hai ancora preso il vizio ma la sensazione ti è piaciuta e credi di poterla tenere sotto controllo (discontrollo). Pensi alla persona amata per due minuti e te ne dimentichi per tre ore. Ma, a poco a poco, ti abitui a quella persona e cominci a dipendere da lei in ogni cosa. Allora la pensi per tre ore e te ne dimentichi per due minuti (idea prevalente). Se quella persona non ti è vicina, provi le stesse sensazioni dei drogati ai quali manca la droga (astinenza). A quel punto, come i drogati rubano e si umiliano per ottenere ciò di cui hanno bisogno, sei disposto a fare qualsiasi cosa per amore”. (Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto)
Si arriva a essere accondiscendenti per non scontentare l’altro, a corrispondere alle sue esigenze, abbandonando ogni interesse personale, per ottenere l’approvazione, salvo sperimentare sentimenti di inadeguatezza, colpa, e rabbia se criticati o disapprovati; a sottomettersi al controllo e al potere dell’altro, o a svolgere compiti poco gratificanti al fine di sentirsi accettati. In molti casi, ci si lascia coinvolgere in relazioni in cui si subiscono maltrattamenti e abusi, fisici o emotivi, convinti di riuscire, prima o poi, a farsi amare.
A chi è rivolto?
Alle persone coinvolte in relazioni che creano sofferenza cronica, in particolare per l'assenza di reciprocità affettiva.
Quali sono gli obiettivi?
Attaccamento eccessivo, paura di perdere la persona amata che si alimenta a ogni piccolo segnale di distacco (una telefonata mancata, un tono di voce distratto o scostante), gelosia e possessività, condotte ipercontrollanti, sentimenti di solitudine e smarrimento in assenza dell’altro.
“Amare è come una droga”, scrive Paulo Coelho. La dipendenza affettiva presenta, infatti, molte affinità con la dipendenza da sostanze.
“All'inizio viene la sensazione di euforia, di totale abbandono (ebrezza). Poi il giorno dopo vuoi di più (tolleranza). Non hai ancora preso il vizio ma la sensazione ti è piaciuta e credi di poterla tenere sotto controllo (discontrollo). Pensi alla persona amata per due minuti e te ne dimentichi per tre ore. Ma, a poco a poco, ti abitui a quella persona e cominci a dipendere da lei in ogni cosa. Allora la pensi per tre ore e te ne dimentichi per due minuti (idea prevalente). Se quella persona non ti è vicina, provi le stesse sensazioni dei drogati ai quali manca la droga (astinenza). A quel punto, come i drogati rubano e si umiliano per ottenere ciò di cui hanno bisogno, sei disposto a fare qualsiasi cosa per amore”. (Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto)
Si arriva a essere accondiscendenti per non scontentare l’altro, a corrispondere alle sue esigenze, abbandonando ogni interesse personale, per ottenere l’approvazione, salvo sperimentare sentimenti di inadeguatezza, colpa, e rabbia se criticati o disapprovati; a sottomettersi al controllo e al potere dell’altro, o a svolgere compiti poco gratificanti al fine di sentirsi accettati. In molti casi, ci si lascia coinvolgere in relazioni in cui si subiscono maltrattamenti e abusi, fisici o emotivi, convinti di riuscire, prima o poi, a farsi amare.
A chi è rivolto?
Alle persone coinvolte in relazioni che creano sofferenza cronica, in particolare per l'assenza di reciprocità affettiva.
Quali sono gli obiettivi?
- Facilitare lo scambio di esperienze e la gestione dei vissuti tipici della dipendenza affettiva; in particolare la sensazione di vuoto e solitudine, il senso di colpa e la rabbia.
- Comprendere le motivazioni che portano alla formazione e al mantenimento di legami distruttivi.
- Prevenire il coinvolgimento in relazioni a rischio per il benessere personale.
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